santa lucia

La notte di Santa Lucia

Nella stagione più buia dell’anno cade la festività prenatalizia di Santa Lucia.

Lucia, il cui nome deriva da Lux=luce ed è la Santa protettrice degli occhi e della vista.

La leggenda la vede nella notte del 13 dicembre volare in groppa ad un asinello e portare luce e doni nella casa dei bimbi buoni.

santa luciaNella tradizione popolare si dice “la notte di Santa Lucia è la notte più lunga che ci sia” per due motivi: per l’attesa da parte dei bimbi ed inoltre perché, secondo l’antico calendario, cadendo la festa in prossimità’ del solstizio di inverno è l’ultima notte in cui le ore di buio sono più lunghe delle ore di luce. Da questo giorno si ha la rinascita della luce sull’oscurità dell’inverno.

Nell’ 800 e nei primi del 900 era usanza mettere una scarpetta di stoffa sul davanzale della finestra nella quale la Santa vi avrebbe riposto dolci e frutta.

Oggi la festività è molto sentita in Svezia, nel nord Italia e in Sicilia.

I bimbi sono invitati a scrivere una letterina alla Santa chiedendo in dono un unico regalo che se riceveranno renderà il loro Natale un Natale gioioso.

In cambio lasceranno sul davanzale qualche biscotto per Santa Lucia e un po’ di latte per l’asinello.

7Santa lucia

Ma attenzione… è bene non restare alzati e svegli ad aspettarla… Santa Lucia non ama essere vista e potrebbe non passare!

Per raccontare la storia di Santa Lucia ai piccoli consigliamo la lettura dell’albo illustrato “La notte di Santa Lucia” di Sara Agostini. In alternativa una breve storia  o in ultimo una serie di filastrocche.

 

Cenni storici per i grandi

Santa Lucia nacque nel 283 d.C. a Siracusa durante le persecuzioni contro i Cristiani da parte di Diocleziano imperatore romano.

Di nobile famiglia, visse sola con la madre dopo la morte del padre. Ricevette un’educazione cristiana.

Per salvare la madre da una grave malattia, pregò Sant’Agata facendo voto della sua vita al Signore.

Le sue preghiere furono ascoltate e la madre guarì.

Lucia solo allora le confessò del suo voto al Signore, rifiutando di sposare un giovane pagano a cui era stata promessa sposa. Si dedicò alle preghiere e alle opere di bene. La leggenda la vede visitare i malati dentro le catacombe con una candela legata ad una corona sulla testa.

Il fidanzato respinto la denunciò come cristiana all’imperatore che la fece arrestare.

Per non assistere agli orrori della vita nel carcere, la leggenda racconta che Lucia si cavò gli occhi ma Dio glieli rese più splendenti di prima. Il 13 dicembre del 304 d.c. Diocleziano la fece giustiziare a colpi di spada.

Contributo di Barbara Lombardi – MamAssistant  

 

CONSIGLIO di BABY360

Per raccontarvi di Santa Lucia, abbiamo voluto chiedere a chi vive direttamente l’emozione di questa festa.

Con generosità la nostra tagesmutter di Lodi, Cristina Molinaroli, ha accettato di condividere con tutti noi il suo vissuto e i suoi ricordi…

“Questa è la notte di Santa Lucia, senti nell’aria la sua magia.”

Comincia così la filastrocca che ci hanno insegnato le nostre mamme e che ben simboleggia l’atmosfera che si respira durante l’attesa di Santa Lucia.

Una notte magica, carica di aspettative e di emozioni.

E’ la notte tra il 12 e il 13 dicembre, quella in cui Santa Lucia, in compagnia del suo asinello, entra nelle nostre case per lasciare giochi e dolcetti.

La notte che ogni bambino aspetta per tutto l’anno, quella che è preceduta da una serie di rituali che si tramandano ormai da tempo, come la stesura della letterina con gli infiniti elenchi dei desideri, il tintinnio dei campanellini che indicano l’avvicinarsi dell’evento, la preparazione dei dolci da far trovare a Santa Lucia e del fieno per il suo asinello.

Questa affascinante tradizione, che si festeggia solo in alcune zone d’Italia, è molto radicata qui a Lodi e anche noi Tagesmutter viviamo l’atmosfera magica dell’attesa insieme ai nostri bambini.

Nel giorno della vigilia prepariamo il dolce, scelto insieme qualche giorno prima per poter avere a disposizione tutti gli ingredienti.

Cuciniamo spesso dei dolci, ma questo sembra più speciale degli altri.

Ed ecco che con pazienza aspettiamo l’ammorbidirsi del burro, per poi vederlo sparire nello zucchero e, dopo aver rotto le uova, passaggio delicato ma… alla fine, come viene, viene… diventa tutto giallo.

La farina si sparpaglia un po’ ovunque e la scorza del limone è così profumata che continuiamo ad annusarci le mani.

Siamo tutti impastati ma straordinariamente profumati.

Ecco, biscotti, succo di mela, acqua e fieno sono pronti.

1Santa Lucia

A domani Santa Lucia.

Il giorno dopo, all’arrivo dei bambini, l’emozione è palpabile.

Tutti insieme andiamo nella stanza dove il giorno prima abbiamo preparato l’accoglienza per Santa Lucia e stupore e meraviglia prendono il sopravvento.

Le parole spariscono.

Silenzio.

I bimbi scrutano sorpresi le briciole dei biscotti, il bicchiere vuoto e qualche filo di fieno rimasto.

Si avvicinano cauti a quei giochi che si ritrovano dinanzi, quasi come avessero il timore che toccandoli sparissero.

regali santa lucia

Ma quella a sparire, alla fine, sono io.

Loro sono così coinvolti nell’esplorare la meraviglia che, dopo i primi sguardi interrogativi, si dimenticano di me.

E va bene così.

Io resto lì, in disparte.

E allora tornano a farsi largo i ricordi più cari, quei momenti che ricordi proprio perchè densi di emozioni, impossibili da dimenticare.

Ci sono i profumi e gli odori, quello dolce della vaniglia o quello speziato della cannella, utilizzati per i dolci; quello intenso del fieno unito con cura dalla mamma in un unico mazzetto con uno spago e che il giorno seguente, dopo il passaggio dell’asinello, ti ritrovavi sparso in ogni dove per la stanza.

Ricordo anch’io lo stesso stupore e la gioia.

La magia di Santa Lucia è così profonda, speciale e affascinante che ti accompagna anche quando si diventa grandi.

Ma… alla fine, quando si diventa grandi per non credere più a Santa Lucia?

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