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Perché scegliere un corso per bimbi 0-3 anni?

Perché far frequentare un corso ai bambini nella fascia 0-3 anni?

Nell’organizzare i corsi annuali che Baby360 propone a mamme/papà e bimbi in questa fascia di età, ci siamo posti proprio questa domanda.

Abbiamo voluto metterci nei panni delle mamme e dei papà a cui vengono proposti i corsi per i loro bimbi.

Ci siamo fatti delle domande sul perché fare questa scelta e in questo post abbiamo provato a darvi delle risposte.

L’importante è ricordarsi che, qualsiasi proposta si scelga, ogni momento trascorso con il proprio piccolo attraverso un’esperienza serena e di qualità non può che saldare l’attaccamento fra bimbo e genitore.

MUSICA E COCCOLE

Perché scegliere di portare il proprio bambino sin dai primi mesi di vita a un corso di musica?

Sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano i benefici della musica sullo sviluppo del cervello dei bambini. Ricevere stimoli musicali (ascoltare musica, ascoltare il canto e cantare, muovere il corpo a ritmo della musica) durante il periodo in cui la formazione del cervello continua a maturare (fin all’adolescenza) aiuta lo sviluppo delle capacità intellettive e ha un’influenza positiva sull’apprendimento della matematica.
corso musica
Studi scandinavi puntano l’accento su un più efficiente sviluppo delle capacità linguistiche di quei bambini che durante il periodo fetale sono stati esposti al suono della musica e al canto della loro mamma.

Il suono infatti risulta essere il canale privilegiato della comunicazione fra mamma e bimbi e inizia già durante la gravidanza, ovvero è il mezzo attraverso il quale si crea il dialogo.

Abbiamo conferma di questo dalle parole di Roberto Minelli, pediatra:
“E’ ormai ampiamente dimostrato che l’ascolto della musica sin dai primi momenti della vita è utile al bambino, ma cosa avviene nel bambino quando ascolta la musica?

L’esposizione alle note provoca reazioni, rilevabili con l’elettroencefalogramma, già nel lattante, anche addormentato, che sembra essere in grado di distinguere i diversi ritmi musicali mostrando preferenza per quelli tipici della sua cultura. L’esposizione alla musica favorisce nel bambino, anche molto piccolo, la costruzione di schemi che gli consentono di fare previsioni migliorando le sue capacità cognitive”

Sul nostro sito trovate i dettagli del corso MUSICA E COCCOLE in partenza il 18 ottobre (lezione di prova)

Contributo di Barbara Lombardi – MamAssistant

ENGLISH and BABIES

Sempre più genitori italiani desiderano introdurre la lingua inglese nella vita dei loro figli fin dalla primissima infanzia per regalar loro maggiori opportunità, possibilità di scelta, apertura mentale, relazioni, approccio a culture differenti…ma pochi sanno esattamente come fare e quando farlo.
È auspicabile introdurre la lingua al più presto perché è più semplice sia per i bambini che per gli adulti; spesso cambiare registro linguistico con i propri figli già grandicelli può essere una difficoltà per i genitori, quindi prima si inizia, maggiori risultati si ottengono.
Se i genitori parlano un inglese intermedio/avanzato possono già iniziare a inserire la seconda lingua durante il periodo della gravidanza o nei primi mesi di vita, guardando film e ascoltando audiolibri e radio in inglese: il feto è in grado di sentire e riconoscere i suoni già dal sesto mese di gestazione, e se la voce della mamma a parlare i risultati saranno ancora migliori.
Studi di neuroscienze dimostrano che prima dei tre anni i bambini imparano con una facilità estrema una seconda lingua proprio per la configurazione del loro cervello che non è ancora stato interessato dalla fase di mielinizzazione dopo la quale il set dei fonemi appresi è “installato” e risulta difficile (a volte impossibile) aggiungerne di nuovi, da qui le pronunce stentate di chi impara una seconda lingua in età adulta.
Per tale ragione è auspicabile iniziare ad avvicinare i bambini sin da piccolissimi ad una seconda lingua frequentando playgroup in inglese (bambini da 1 anno accompagnati da un adulto di riferimento), dove vengono proposti percorsi strutturati in inglese fatti di giochi, movimento, canti e divertimento.
È molto più facile imparare qualcosa se ci serve, ci diverte, e ci genera emozioni positive.
Questi sono gli elementi chiave che portano al successo il percorso verso il bilinguismo.

Sul nostro sito trovate i dettagli del corso ENGLISH FOR BABIES in partenza il 23 ottobre (lezione di prova)
Contributo di Roberta Stefan – Teacher ENGLISH and BABIES

CORSO YOGA E FASCIA BABYWEARING

Un corso speciale dedicato alle neo-mamme e ai loro bambini da 2 a 8 mesi in cui il bambino è protagonista insieme alla mamma.
corso yogaLa pratica proposta utilizza una vera e propria fascia porta bebè, la lezione unisce la magia dello yoga con l’arte del portare i bambini in fascia.

La mamma e il suo bambino vivono un momento speciale, esclusivo tra loro, attraverso l’armonia di un percorso di yoga praticato cuore a cuore.

Ma perché introdurre nella pratica yoga il babywearing?
Che valore ha per il binomio mamma-bambino l’arte del portare?

“Il portare è uno stile, un metodo, una via… Un modo, uno dei tanti possibili per amare” (Esther Weber)

Il portare è un percorso che si struttura su tre posizioni: portare davanti, portare sul fianco e portare dietro sulla schiena, che variano a seconda dell’età del bambino, in modo d’ assecondare i requisiti ergonomici di portato e portatore e di soddisfare i bisogni cognitivi del bambino, che cambiano con il passare dei mesi.

Portare il proprio bambino in modo ergonomico può appagare il bisogno primario di contatto del piccolo e divenire un meraviglioso strumento nella relazione genitore-figlio, basata sull’ascolto diretto dei bisogni del bambino.

Il beneficio maggiore per il bimbo in fascia, infatti, è la stimolazione sensoriale attraverso stimoli “buoni”, che sono tutti quelli derivanti dal contatto: frequenza cardiaca di chi porta, stimolazione visiva con il volto del genitore, calore corporeo e termoregolazione. Poi ci sono i fattori ambientali come luci, rumori e odori e infine la stimolazione motoria; il bambino, infatti, segue i movimenti di chi porta e non viene trasportato passivamente.
“Anche se particolarmente evidente nella prima infanzia il comportamento di attaccamento caratterizza l’essere umano dalla culla alla tomba” John Bowlby.

Sul nostro sito il dettagli del corso YOGA E FASCIA BABYWEARING in partenza il 9 novembre (lezione prova)
Contributo di Sarah Cinquini  – Presidente dell’associazione culturale Portare i Piccoli®

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