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Il valore del pasto a casa delle Tagesmutter

Un’alimentazione sana ed equilibrata nella prima infanzia è determinante per una buona crescita dell’individuo, perché è proprio a partire da questa fascia di età che si determinano le abitudini alimentari, buone o cattive, che accompagnano l’individuo per tutto il corso della vita.

Il cibo è un importante veicolo di fiducia e di amore che inizia con la mamma, e porta in sé, simbolicamente, il potere del totale appagamento fisico ed affettivo del bambino.

Una volta che il rapporto di dipendenza alimentare dalla mamma viene meno, il bambino entra in contatto diretto con il cibo che impara a conoscere.

L’alimentazione infatti non è solo legata ad esigenze meramente fisiche, ma implica anche componenti emotive e relazionali.

LA PRATICA EDUCATIVA DELLO STARE A TAVOLA

È importante dedicare particolare attenzione all’alimentazione del bambino piccolo ed alla “pratica educativa dello stare a tavola”.

E’ con questa intenzione che quando si parla di come “si mangia in casa tagesmutter” viene subito da pensare a due aspetti importanti: il primo legato alla questione della salute, della prevenzione e del valore del cibo, e il secondo legato al modo di stare a tavola, alla convivialità, alla ritualità, alla dimensione educativa.

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CIBO, NON SOLO NUTRIMENTO 

Il menù proposto ai bambini è studiato per soddisfare non solo il bisogno di nutrimento sotto l’aspetto calorico, ma anche nella preparazione degli alimenti e nella presentazione dei cibi.

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Il grande valore aggiunto, in casa della tagesmutter, è la possibilità di condividere con i bambini la preparazione del cibo, anche quotidianamente.

Il partecipare all’intero processo che porta alla realizzazione del pasto che può iniziare dal fare la spesa, preparare gli ingredienti e cucinare insieme la pietanza.

Tutto questo rappresenta un impagabile momento educativo per i piccoli.

IL RUOLO DELLA TAGESMUTTER

La tagesmutter quando è a tavola con i bambini (se possibile mangia con loro), ha il compito di rendere invitante le pappe e di far gustare i cibi proposti.

Inoltre sapendo bene che le preferenze alimentari sono spesso influenzate dalla famiglia e dall’ambiente esprime sempre apprezzamenti sul cibo che si sta consumando.

Durante il pranzo parla con i bambini e li aiuta a comprendere i suoi gesti.

Essendo il momento del pasto uno dei momenti più significativi della giornata la sua preparazione segue un codice di comportamento teso a rilassare i bambini e a predisporli ad assaggiare e toccare il cibo.

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Nell’esperienza sociale passano messaggi di emulazione, rispetto degli altri, regole da osservare, convivialità, manipolazione.

LA RELAZIONE ATTRAVERSO IL CIBO

Il pasto è considerato in primo luogo l’occasione di una relazione piacevole e stimolante sia per il bambino sia per la tagesmutter.

La relazione con il cibo coinvolge aspetti affettivi, sociali e cognitivi, perciò le modalità con cui questa relazione viene proposta al bambino e si sviluppa, incidono sulla qualità della relazione stessa.

Questo è il motivo per cui il pasto deve essere predisposto con cura e meticolosità per farlo vivere in modo tranquillo, rilassante e conviviale.

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La fretta è bandita, mentre è agevolata nel bambino la possibilità “di fare da solo”, di toccare il cibo e sperimentare così nuovi sapori.

Ogni bambino ha a disposizione la propria posata, per consentirgli di sperimentare un’adeguata indipendenza.

IL CIBO E’ ANCHE ACCOGLIENZA 

A casa della Tagesmutter il cibo significa anche accoglienza.

Le famiglie con particolari diete alimentari (vegane, vegetariane…) possono portare il cibo pronto per il loro bambino.

Stessa opportunità per chi desidera selezionare gli alimenti acquistando solo cibo biologico o a km zero.

Le mamme, con i bambini in svezzamento (tradizionale o auto-svezzamento), se desiderano possono portare la pappa pronta, questo permette di dare una continuità fra la loro casa e la casa della tagesmutter.

Un accompagnamento dolce che consente alla famiglia di vivere più tranquillamente il distacco dai loro bimbi, quando vengono inseriti sotto l’anno di vita.

Contributo redatto in collaborazione con Simona Tironi Pedagogista
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